Disturbi Alimentari
DISTURBI ALIMENTARI
I disturbi alimentari (o disturbi dell’alimentazione) possono essere definiti come persistenti disturbi del comportamento alimentare o di comportamenti finalizzati al controllo del peso, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico e sociale, che non sono secondari a nessuna condizione medica o psichiatrica conosciuta.
La caratteristica principale di questo disturbo, nelle sue varie forme, è l’eccessiva importanza attribuita all'alimentazione, al peso, alle forme corporee e al loro controllo nella valutazione di sé, considerando l’area del cibo come il parametro della valutazione di sé. L’insorgenza del disturbo è dai 12 ai 25 anni circa. I disturbi alimentari riguardano in particolar modo il sesso femminile, ma negli ultimi anno sono in aumento anche nella popolazione maschile.
Secondo il Manuale Diagnostico Statistico delle Malattie Mentali IV-Test Revision (DSM-IV-TR*) i disturbi alimentari si dividono in:
- Anoressia nervosa
- Bulimia nervosa
- Binge Eating (disturbo da alimentazione incontrollata)o
- Disturbi alimentari non-altrimenti specificati
Il nucleo psicopatologico comune ai vari disturbi è legato alla presenza di convinzioni disfunzionali:
- convinzioni distorte su cibo e alimentazione
- convinzioni distorte sul peso
- convinzioni distorte sulla forma del corpo
- atteggiamenti autoprescrittivi riguardo il cibo
La caratteristica essenziale che accomuna tutti i disturbi alimentari è la presenza di una percezione distorta del peso e della propria immagine corporea (preoccupazione eccessiva per il peso, per la forma corporea e per il controllo dell’alimentazione).